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Tecnologia e Disabilità

Politecnico di Milano, IBM Italia e Fondazione IBM stanno lavorando a Cremona per migliorare le condizioni di vita delle persone diversamente abili. Il lavoro è rivolto allo studio di applicazione per soggetti vincolati all'utilizzo di una carrozzina elettrica e con scarsa capacità di movimento degli arti superiori. Queste persone guidano la carrozzina con un joystick, ma non potendo muovere facilmente le braccia non riescono a fare altro. L'uso del telefono cellulare, la prenotazione di un ascensore, o la selezione del canale del televisore di casa non sono possibili e devono essere richiesti al coniuge, ai genitori o ad assistenti esterni. La loro libertà è fortemente insormontabile. L'unico punto fermo è il joystick: questo consente alla persona di muoversi, ma la mano poi non può solitamente essere spostata autonomamente per fare altro.

La ricerca si propone di trasformare una carrozzina, con il suo joystick, in un sistema di controllo autonomo. L'idea di base è di adattare le funzioni del joystick alle diverse esigenze. Se il mondo circostante fosse attrezzato opportunamente, il joystick potrebbe diventare lo strumento per fare tutto: sostituire il mouse per usare un calcolatore, prenotare l'ascensore e selezionare il piano desiderato, ma anche per accendere e spegnere la luce di casa. Aumentare le capacità del joystick significava quindi aumentare il grado di indipendenza della persona. La soluzione in corso di sviluppo si basa su un telefono cellulare per avere praticità, potenza di calcolo ed elevata connettività (GPRS/UMTS, WiFi e Bluetooth) a costi contenuti. Il laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica (AIRLab) del Politecnico ha fornito il dispositivo hardware per intercettare i movimenti del joystick ed inviarli via Bluetooth al cellulare. Presso la sede di Cremona si sta sviluppando il software di gestione del sistema.

Il cellulare riceve gli impulsi dal joystick e diventa l'elemento centrale per parlare con il televisore di casa, con l'ascensore al lavoro, ma anche con il computer posto sulla propria scrivania. Tutti i telefonini moderni possono svolgere questo compito. Al contrario, gli elettrodomestici controllabili oggi in questo modo sono ancora pochi e costosi, ma le cose stanno cambiando velocemente e presto ogni dispositivo d'interesse sarà in grado di dialogare facilmente con un telefono cellulare (e quindi con la persona in carrozzina).

Un pulsante, grosso e posto vicino al joystick, consente alla persona di decidere se controllare la carrozzina normalmente o usare il joystick per altre funzioni. Per ora, i prototipi realizzati consentono di usarlo al posto del mouse e per gestire le funzioni di base del cellulare stesso. Il software realizzato consente alla persona di accedere alla rubrica del proprio telefono, chiamare un numero in agenda, o inviare un SMS, scegliendo tra un insieme di testi predefiniti, ma offre anche un'interfaccia per l'utente semplificata, facilmente leggibile e altamente configurabile.

La prima versione del software è stata presentata nel novembre del 2008 al salone Handimatica a Bologna, la più grande mostra-convegno italiana dedicata alle tecnologie per l'integrazione delle persone con disabilità. La dimostrazione presso lo stand IBM è stata accolta positivamente e i visitatori hanno offerto diversi spunti e commenti molto interessanti. Il prodotto è stato presentato anche a Roma, a maggio 2009, al ForumPA, mostra convegno dell'innovazione nelle pubbliche amministrazioni e nei sistemi territoriali, ed è stato accolto con interesse anche da diverse strutture ospedaliere. Infine, l'idea progettuale ha ottenuto il secondo posto ex-equo al premio A. Scuri per le tecnologie assistive.

Il progetto è in piena evoluzione e i primi risultati e riscontri sono stati incoraggianti. Ora si sta affrontando il problema della contestualizzazione della carrozzina. Ipotizzando un ambiente ricco e collaborativo, capace di dialogare con il telefonino, diventa di primaria importanza la capacità di selezione. Non è pensabile che la macchina scelga per noi se vogliamo prenotare l'ascensore o semplicemente mandare un SMS alla moglie, ma il software deve essere in grado di scovare tutti i dispositivi che l'ambiente offre e di aiutare la persona nella scelta delle azioni da fare. Le limitate capacità motorie indirizzano la scelta verso un meccanismo molto semplice. Pochi tasti grossi, e ben gestibili anche da chi riesce a muoversi poco, realizzati attraverso un touch screen costituiranno la soluzione. Il software relativo alla scoperta dei dispositivi presenti nel contesto della persona sonderà l'ambiente ed elencherà le opzioni, l'interfaccia grafica creerà i bottoni necessari per le scelte dell'utente. Questi cambiamenti hanno anche indirizzato la scelta dell'iPhone come telefono di riferimento. La scelta non è tanto dovuta al suo successo commerciale, quanto all'ampio schermo disponibile e alla sua ottima risoluzione.

Grazie al lavoro fatto, e a quello in corso di svolgimento, l'unità operativa della sede cremonese è diventata partner di 4Wheels, progetto tra il Politecnico di Milano e IBM per lo studio di soluzioni innovative per favorire l'accesso all'università a studenti con disabilità. 4Wheels consentirà la sperimentazione del software sviluppato in un contesto più ampio e con un numero maggiore di utenti.