Skip to main content

Progetto Cremona urban bees: sostenibilità, inclusione, cura

Il progetto Cremona Urban Bees: sostenibilità, inclusione, cura. I tre apiari urbani di Cremona: le diverse funzioni dell’apicoltura urbana.
Con la partecipazione di: Angelo Garioni di Cremona Rinascimento (apiario Corpus Domini), Anna Mosconi di Cascina Cambonino (apiario Cambonino); Secondo Cogrossi di ASST Cremona, Graziano Pirotta di Azienda Sociale Cremonese (apiario terapeutico).

Con Daniele Biazzi (Presidente di Città rurale e apicoltore)
Ideato dai volontari di Città Rurale OdV, il progetto Cremona Urban Bees nasce nel 2017 e prende forma nel 2019, subito dopo la costituzione dell’Associazione.
Sviluppatosi nel corso degli ultimi 5 anni, è cresciuto nel tempo: da un primo apiario al Corpus Domini, sito in gestione all’Associazione Cremona Rinascimento, ne è stato installato nello stesso anno un altro, nel giardino di Cascina Cambonino, la cascina-museo del Comune di Cremona.
Dopo le travagliate vicissitudini del COVID, periodo in cui peraltro i volontari hanno continuato a seguire le api con buoni risultati, è arrivata la richiesta di mettere un terzo apiario (l’apiario terapeutico) in via Belgiardino, dove il Centro Psico-sociale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Cremona (ASST Cremona) e Azienda Sociale Cremonese (ASC) gestiscono l’Orto bio-psico-sociale, strumento di recupero e inclusione per soggetti con fragilità.
Le api urbane sono una fonte inesauribile di informazioni sullo stato dell’ambiente, che viene tenuto sotto controllo con azioni di biomonitoraggio, hanno un forte valore di coesione sociale, visto che chiunque può, dopo un breve corso di formazione, approcciare questi insetti; infine hanno una valenza terapeutica che stiamo sperimentando ormai da due anni.