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Vestire Buono, Pulito, Giusto e Durevole. La rivoluzione della moda sostenibile

Francesca Poli

Insegnante di materie letterarie ngli istituti superiori, da più di 15 anni è impegnata nella promozione del commercio equo e solidale e dell’economia sostenibile all’interno di cooperativa Nonsolonoi, per la quale progetta e realizza percorsi formativi nelle scuole di ogni ordine e grado

Dario Casalini

Già Professore di Diritto Pubblico, oggi imprenditore nel settore tessile con i marchi di maglieria Oscalito e Natyoural e fondatore della rete Slow Fiber (IG: slow_fiber)

Vestire Buono, Pulito, Giusto e Durevole. La rivoluzione della moda sostenibile

Vestire buono, pulito e giusto è una critica al sistema globale del tessile e della moda che sta contribuendo in maniera sensibile, proprio come il sistema alimentare, a minare gli equilibri del pianeta e la vita dei miliardi di persone che lo abitano, ma è anche una guida pratica per un consumatore consapevole affinché sappia compiere scelte buone, pulite e giuste cominciando dal guardaroba, invitandolo a diffidare di capi venduti a prezzi insensati, imparando a riconoscere il valore aggiunto della durevolezza dei capi, sostenendo in prima persona la circolarità del sistema e il benessere dell’uomo.

"Vestirsi è un bisogno fondamentale dell’uomo ed è anche la sua più immediata manifestazione esteriore nel rapporto con gli altri [...] Il bello non è solo un’affermazione individualistica di sé, ma è una forma di esercizio del diritto alla felicità che richiede il rispetto dei diritti altrui e la salvaguardia dell’ambiente e della natura che ci ospitano. Il bello è quindi legato al sano, al pulito, al giusto, al durevole, quali caratteristiche di sostenibilità della filiera tessile attraverso la quale è realizzato l’abito che indossiamo".


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www.polo-cremona.polimi.it