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Montagne e sostenibilità, dal dire al fare

Il Cai Cremona, da quest’anno partner della rassegna “Camminare sul filo di seta”, arricchisce il calendario proponendo una serata dedicata a chi, in montagna, in mezzo a tante parole e a tanti dibattiti, spesso utili ma poco concreti, si sta adoperando per il “fare”. Saranno con noi il Bio-distretto Vallecamonica (Bs) estremamente attivo ed attento alle tematiche della sostenibilità, intesa come cooperazione tra le parti, uso intelligente delle risorse, promozione del territorio montano e l’Associazione “Amici di Sussia”, che da anni si sta adoperando per il recupero di una borgata, nei pressi di San Pellegrino Terme, in Val Brembana. Sarà quindi un dialogo con due delle tante “voci" possibili, due esempi differenti di recupero e valorizzazione del territorio montano, che diventerà anche un confronto tra due realtà territoriali diverse ma accomunate dallo stesso spirito. Un evento imperdibile per tutti gli amanti delle terre alte e per chi desidera conoscere nuovi modi di interpretare la vita in montagna e reinventare le risorse del territorio, nel rispetto dell’ambiente e delle sue delicate bellezze. Interverranno Ennio Lombardi per il Bio-distretto Vallecamonica e Chiara Pesenti per l’Associazione “Amici di Sussia”. L’incontro sarà moderato da Beppe Anselmi, nostro concittadino, promotore del progetto “Walking South at 60”. Nato dal desiderio di ispirare un cambiamento nello stile di vita, anche attraverso un approccio alternativo al turismo tradizionale il progetto prevede, per quindici giorni al mese, la rinuncia all’utilizzo dei mezzi a motore per gli spostamenti ed anche lunghi trekking per le terre alte del sud Italia accompagnato solo dalla propria piccola tenda.

Associazione “Amici di Sussia”

Correva l’anno 2000 quando, dall’idea di un gruppo di sampellegrinesi venne fondata L’associazione “Amici di Sussia”, allo scopo di valorizzare, preservare e salvaguardare questa borgata, che ha conosciuto lo spopolamento e l’abbandono ben prima che anche il resto della valle iniziasse il suo inverno demografico.

L’associazione, pensata senza scopo di lucro, si è posta fin da subito l’obiettivo primario di realizzare una strada agro-silvo-pastorale che permettesse a proprietari e agli enti preposti di raggiungere la borgata favorendo la manutenzione delle vecchie case, della piccola cappellania, ma anche e soprattutto la tutela di boschi, pascoli, sorgenti e alpeggi. L’aspirazione è quella di una rinascita, prima ancora che turistica, territoriale e sociale, per mettere al centro chi la montagna la abita e la vive ogni giorno.

Tra i propositi dell’Associazione c’è anche l’impegno a voler ricordare e far conoscere uno dei personaggi più importanti di questa piccola terra, magari anche con la realizzazione di un piccolo museo bivacco a lui dedicato: Antonio Baroni, la prima guida bergamasca del CAI.

Negli anni l’Associazione ha portato avanti, anche con l’aiuto di altre realtà associative, un’interessante attività di manifestazioni nonché tradizioni radicate da tempo nel territorio, come la Festa di San Michele (a ridosso del 29 settembre) o il Presepe Vivente (26 dicembre).

Bio-Distretto Valle Camonica

Il Bio-Distretto Valle Camonica, fondato nel 2014, ha lo scopo di mettere in rete le organizzazioni territoriali di varia natura che intendano condividere esperienze e competenze verso azioni concrete di sostenibilità; è organizzato in forma di rete e si rivolge ai soggetti più diversi come agricoltori, consumatori organizzati, associazioni, cooperative sociali, scuole e pubbliche amministrazioni, decisi a sperimentare percorsi per una gestione sostenibile delle risorse locali. Il Bio-distretto promuove l'agroecologia e il metodo biologico per la conservazione della biodiversità, le produzioni di qualità, il consumo locale, la valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale, per elevare la qualità della vita delle comunità locali e la consapevolezza di vivere e abitare un territorio